In questo breve articolo si ha l’obiettivo di presentare le modalità per il caricamento di un SAL (Stato Avanzamento Lavori) sul portale Enea per quanto riguarda le pratiche del Superbonus 110%.
Gli aspetti normativi che caratterizzano gli interventi (salto di classe, limiti di trasmittanza, massimali di spesa…) sono ampiamente toccati da diversi siti, in questo passaggio ci occuperemo esclusivamente della fase di caricamento.
Al di fuori dell’introduzione iniziale (a differenza di Aranzulla ce la caviamo con qualche riga) passiamo subito all’operativo:
Figura 1
Figura 2
Figura 3
Figura 4
Figura 5
Figura 6
Figura 8
Nel momento in cui si crea una nuova asseverazione emergono delle voci obbligatorie tra cui scegliere.
Una nota fondamentale è che una volta terminata questa prima pagina non si potrà tornare più indietro per svolgere modifiche.
Nel senso che, le voci selezionate in questa schermata sono la base del SAL e del progetto, quindi nel caso riscontrassi un errore successivamente (magari dopo aver caricato i dati privati di 30 subalterni) dovrei annullare la mia asseverazione e riprendere tutto da capo. Mentre per i passaggi nella pagina successiva, che vedremo, è presente un po’ di elasticità in più.
Figura 9
Figura 10
Figura 11
Figura 12
Figura 13
Figura 14
Figura 15
Figura 16
Figura 17
Figura 18
Figura 19
A questo punto, finalmente, ci si trova di fronte al SAL vero e proprio, da compilare.
Passato il momento di euferia si ritorna a litigare nei meandri della burocrazia. Il primo passaggio mi mostra tutta la lista delle asseverazioni svolte/che sto svolgendo come asseveratore. Nel nostro caso avendo appena aperto la nuova asseverazione ci troveremo in blu il SAL che stiamo caricando e in grigio quelli ancora da svolgere.
Selezionando “visualizza” il portale ci porterà all’interno del SAL e selezionando “modifica” come da schermata successiva si entrerà nel vivo dell’asseverazione.
Una volta selezionata la voce modifica, ci si troverà nella dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, essa verrò precompilata dal portale ENEA utilizzando i dati anagrafici forniti, da colui che sta asseverando, in fase di registrazione al portale stesso.
Si ricorda che, come detto in precedenza, che quanto fatto in precedenza (nella pagina introduttiva) non potrà più essere modificabile, la necessità di modifica rimarrà soggetta al completo rifacimento della pratica.
Il passaggio successivo richiede il giorno in cui è stato depositata la pratica di Ex Legge 10 presso il comune e il relativo numero di protocollo. Quindi è utile portarsi avanti in questo aspetto per ricevere per tempo il protocollo dal comune e non rimanere bloccati nella compilazione per questo elemento burocratico.
Il numero di unità immobiliari è quello che si utilizza come massimale di spesa (compreso anche delle pertinenze nel caso in cui ve ne siano, alcuni asseveratori consigliano di utilizzare solo quelle presenti all’interno della sagoma dell’edificio) e vengano utilizzate nel massimale di spesa delle parti comuni). Queste parti risultano già pre-compilate, il portale le ha estratte dalle informazioni inserite nella pagina precedente.
Terminata la parte introduttiva (già, siamo ancora qui), si cominciano a inserire tutti gli interventi previsti partendo da quelli trainanti (25% superficie opaca e/o riqualificazione impianto centralizzato) e arrivando poi successivamente ai trainati.
Selezionando l’opzione di interventi trainanti si allargano tutte le possibilità di intervento inseribili in questa voce:
Il massimale inserito sarà pari al numero di unità che concorrono al massimale di spesa. Nel caso in cui, all’interno del massimale siano incluse pertinenze è necessario che esse siano inserite già nella prima parte (pagina iniziale), altrimenti il massimale mostrato sarà minore di quello atteso e prima di procedere sarà il caso di ricominciare da zero con la nuova asseverazione.
Andando ad allargare le singole voci di spesa, sarà possibile inserire il tipo di intervento che si intende svolgere per l’intervento trainante su cui si è scelto di intervenire. Quindi:
Il primo aspetto importante per il SAL è la quantità di metri quadri svolti per quanto riguarda il SAL. Per questo aspetto ci sono diverse scuole di pensiero, la mia considerazione è la seguente: considerando che la cifra che viene inserita come spesa che andrò a salizzare comprende tutte le fasi (preparazione, installazione e finitura), l’importo dei mq inseriti deve essere proporzionale all’avanzamento del lavoro nella sua interezza. Cerco di essere più chiaro, se ho installato tutti 1000mq di cappotto, ma non ho ancora svolto la parte di finitura non potrò inserire come quantità svolta 1000mq; inserirò, invece, l’ammontare in mq proporzionale alla quantità di spesa che sto andando a salizzare. Se la finitura del cappotto mi pesa il 20% del valore economico sul totale perla parete verticale, allora andrò ad inserire solo 800mq come opera realizzata.
Lo stesso aspetto vale per le coperture confinanti con zone non riscaldate e i pavimenti
Nella parte finale delle parti opache la prima voce verrò compilata dal portale in automatico sommando le superfici inserite sopra. La seconda voce dovrà essere inserita dall’utente il quale dovrà inserire il costo totale comprendente tutte le lavorazioni (materiale, posa, cantiere, sicurezza, costi di progettazione, IVA sia al 10% sui lavori che al 22% sul resto, visto di conformità etc…). La terza e quarta voce sono il vero e proprio SAL per questa parte di lavorazioni, dove si andrà ad inserire l’ammontare di opere da salizzare.
L’ultima voce è estraibile dai software di modellazione energetica su cui si è svolto tutto il percorso progettuale e riguarda il risparmio energetico legato solo a questa parte. Successivamente ogni capitoletto avrà la propria richiesta specifica di risparmio.
Una piccola nota, le voci “la spesa ammessa è” o “di cui ammessi” andrà a essere tale e uguale quella che verrà inserita dall’asseveratore rispettivamente in “ammonta a…” e “pari a…” fino al raggiungimento del limite di spesa definito dai massimali. Quindi non preoccupatevi se non vi trovate il massimale di spesa, è giusto che sia così.
Come noto l’altro intervento trainante che è possibile inserire è quello dell’intervento sull’impianto centralizzato e le modalità con cui esso viene svolto.
Come opzioni sono prima presenti gli interventi con caldaie, pompe di calore, impianti ibridi (caldaia + pompa di calore, micro-cogenerazione, pompa di calore per ACS e collettori solari). L’intervento centralizzato può anche andare a sostituire la generazione autonoma di ogni unità in un’unica centralizzata. Per questo motivo è presentata l’opzione riguardante il numero di generatori di calore oggetto di sostituzione.
Come nel caso degli interventi trainati sulle superfici opache anche in questo caso viene rappresentato un quadro riassuntivo di tutti gli interventi elencati nella presente sezione. È necessario selezionare la destinazione d’uso dell’impianto (la climatizzazione estiva non viene contemplata in quanto per l’impianto trainante si parla solamente di climatizzazione invernale sul decreto). Un aspetto che precedentemente non è apparso è la selezione di quali interventi siano stati conclusi con il codice di riferimento. Quindi bisognerà selezionare quelli svolti e inserire il corrispettivo economico oggetto di SAL (come da punto precedente il “di cui ammessi” sarà uguale alla cifra inserita al netto di valore maggiore rispetto il valore complessivo (errore di inserimento delle cifre nei singoli sotto-interventi) o dei massimali di spesa). Il risparmio di energia da inserire è, ovviamente, il totale, considerando tutto l’intervento svolto (anche perchè personalmente non saprei, con i software di modellazione, come calcolare il risparmio con la caldaia montata solo in parte).
Gli interventi trainanti sono terminati e si può procedere “volando” verso quelli trainati.
Gli interventi trainati sono tutti gli altri a complemento dei precedenti.
Con l’apertura degli interventi trainati si apre la compilazione di tutti i dati relativi a tutti i subalterni oggetto di calcolo per i massimali di spesa, ed è qui che inizia un’altra battaglia che i nostri asseveratori dovranno fare.
Una volta aperto ogni singolo subalterno, il numero degli stessi sarà in funzione del numero inserito nella pagina iniziale, in questa parte si troveranno quindi anche le eventuali pertinenze.
Quello che appare per ogni subalterno richiede la compilazione dei dati catastali dello stesso (le parti in grigio f=foglio, p=particella, s=subalterno verranno compilata dal portale alla compilazione all’interno di “modifica dati unità immobiliare”). La quota di millesimi di involucro e impianti la si può richiedere all’amministratore del condominio (se invece è un’unità immobiliare singola sarà semplicemente 1000).
Per quanto riguarda la superficie del subalterno bisogna utilizzare quella inserita sulla visura catastale dello stesso, nel caso ci siano i vani invece dei metri quadri si opta per l’inserimento della superficie riscontrata nel rilievo di dettaglio (cioè presente sul software di modellazione energetica). La categoria catastale è facilmente recuperabile dalla visura catastale.
Come accennato in precedenza la compilazione dei dati catastali porta alla compilazione automatica del portale delle parti in grigio. Stesso aspetto vale per il codice fiscale (ATTENZIONE: il portale controlla che ci sia il corretto posizionamento di lettere e numeri ma non controlla l’effettiva correttezza del codice fiscale, neanche in sede di chiusura di asseverazione).
In questo passaggio utilizziamo l’inserimento dell’opzione “persona fisica” e il titolo di possesso come “proprietario o comproprietario”, le altre opzioni sono facilmente compilabili se si è in possesso dei dati di base dell’intestatario fisico o non.
Il primo quadratino da selezionare è quello che specifica la presenza o meno di un impianto di climatizzazione invernale (il portale sta semplicemente domandando se siamo davanti a un C/2, C/6… o ad un’unità abitativa).
Se per il subalterno oggetto di compilazione si sono previsti interventi trainati (una pertinenza non avrà interventi trainati), allora il portale allargherà gli elementi documentali che bisognerà provvedere ad inserire. La documentazione richiesta è facilmente recuperabile dall’amministratore di condominio, se ci sono parecchi subalterni si consiglia di prevedere una tabella riepilogativa con tutti i dati in modo da poter essere precisi e non confondersi. Dopo 20 subalterni inseriti la confusione e la stanchezza si fanno sentire. Si suggerisce, quindi, di procedere sempre in due persone durante queste fasi, in modo da avere un costante doppio controllo su tutto.
A questo punto si entra nella descrizione degli interventi trainanti relativi al subalterno di cui si sono descritte in precedenza i dati anagrafici del proprietario. Nulla vieta di compilare tutti i dati anagrafici di tutti i subalterni e proseguire, in un secondo momento, con la compilazione dei vari tipi di interventi. Di seguito è possibile vedere la differenziazione tra “valida”, “salva in bozza” e “chiudi”.
Come primo elemento si domanda il singolo intervento per coibentazioni opache solo per parti legate alla singola unità e non di interesse delle parti comuni. Come esempio si potrebbe pensare alla coibentazione interna del soffitto di un’unità all’ultimo piano, mentre la coibentazione del sottotetto potrebbe essere considerata come elemento facente parte delle parti comuni.
Il passaggio successivo alle superfici disperdenti sono gli infissi (serramenti e portoncini). L’unico elemento degno di nota è quello che se si ha a che fare con la sostituzione delle porte d’ingresso l’opzione vetro può essere compilata inserendo “assente”. Se è presente la chiusura oscurante, essendo che la sostituzione deve essere nel suo completo (finestra, cassonetto e oscurante) deve essere selezionata, nel caso del portoncino dipende da che porte usate voi, la Subaru Baracca SV sarebbe l’unico caso di svariati livelli di porte/oscuranti.
Quando si procede a selezionare anche il quadratino relativo agli interventi di infissi (IN) e schermature solari (SS) si allargano gli elementi con le informazioni richieste per la compilazione.
Il portale domanda una descrizione delle condizioni dell’infisso pre-intervento (telaio, vetro, trasmittanza, superficie (il vuoto dell’infisso nel muro, o meglio il buco che l’infisso crea nel muro dell’edificio). La presenza della chiusura oscurante va segnata e si riferisce a tapparelle o persiane. Mentre per le parti relative alla sostituzione degli ombreggiamenti, seconda schermata successiva, ci si riferisce a tende da sole, veneziane…, quindi sono due elementi da non confondere a da gestire separatamente.
Oltre alle superfici per ogni subalterno riscaldato è possibile inserire anche una grande quantità di interventi relativi all’impiantistica.
Di seguito si riporta l’allargamento di ogni singola opzione:
Ci sono anche gli aspetti relativi all’abbattimento delle barriere architettoniche:
Come visto nel punto precedente si andranno a inserire le lavorazioni e gli importi svolti. Un elemento importante da sottolineare è che, una volta chiusa la salizzazione per un privato, cioè una volta salizzato interamente l’importo per questo privato, tali lavorazioni e tale privato non potrà più essere oggetto di modifiche (neanche nei SAL successivi). Quindi è fondamentale essere accorti prima della salizzazione che tutte le lavorazioni siano state fatte e non vi siano state modifiche in corso d’opera.
Un esempio di compilazione per un intervento impiantistico di seguito è quello dell’inserimento di una caldaia a condensazione come sostituzione di una caldaia standard.
Una volta inserito l’intervento, come nel caso dell’impiantistica trainante, bisogna andare a selezionare l’impianto sostituito quale destinazione d’uso avrà.
Come accennato precedentemente si può andare a salvare in bozza quanto inserito, mentre quando si seleziona “valida e salva unità immobiliare” il portale provvederà a verificare che tutte le voci siano compilate e non ci siano mancanze di descrizione.
Esempio di mancanza di inserimento segnalate dal portale dopo aver cliccato “valida”.
Se invece si prosegue con il “salva in bozza” una volta rientrati sulla schermata precedente il portale segnerà il subalterno come da validare.
Validato il tutto, il portale segnerà i dati come validati.
Terminate le parti di interventi trainati per le parti private è possibile procedere alla lavorazione agli interventi impiantistici (climatizzazione invernale) sulle parti comuni, nel caso in cui, ovviamente, l’intervento non sia già stato utilizzato come elemento trainante.
Le tecnologie che il portale permette di inserire sono diverse, nell’ultimo periodo la tecnologia che ho visto preferita è quella degli impianti ibridi: costi in linea con i prezziari DEI, salto di classe molto rapido (ovviamente se nell’intervento si considerano anche la tecnologia fotovoltaica e i relativi accumuli
Successivamente come ultimo punto è possibile procedere ad inserire, ove presenti, le lavorazioni riguardanti:
Come per i casi precedenti, il portale andrà a precompilare le voci sul costo complessivo e sulla spesa ammessa. A noi compete la selezione di quali di questi interventi abbiamo già compiuto almeno una parte e la quantificazione economica di quanto svolto all’interno del presente SAL.
Terminate tutte le lavorazioni di inserimento dati è arrivato il momento cruciale di controllo dei numeri attesi sui nostri quadri economici e sulle somme pre-compilate dal portale. Il momento di tensione è massimo…
Può essere che con gli arrotondamenti ci possano essere problemi con qualche centesimo di euro, questo non deve essere fonte di preoccupazione. Quando inserite però le numerazioni, che superano la seconda cifra decimale, lasciate che sia il portale ad arrotondarle e non siate voi a fare l’arrotondamento.
Il portale andrà a svolgere un riepilogo di tutte le cifre inserite all’interno dei passaggi precedenti, sia per quanto riguarda gli importi totali sia per quanto riguarda l’ammontare economico dei lavori realizzati:
L’ultimo aspetto di compilazione richiesto dal portale riguarda il prezziario a cui si è fatto riferimento per la quantificazione degli importi di spesa (DEI, Camera di Commercio, Regionali…).
Infine verrà precompilata la PEC con le comunicazioni della presentazione del SAL e si dovrà aggiungere il luogo di compilazione e eventuali note.
Come per le “parti private” si può procedere con il salvataggio in bozza, oppure validare il documento. Una volta validato e salvato si passera alla situazione dell’immagine successiva.
A questo punto la parte di asseverazione sarà conclusa.
Una volta conclusa tutta la lavorazione precedente, il grosso è ormai un lontano ricordo. Ora il portale domanda il caricamento di:
.
Non appena selezionata l’assicurazione a cui si decide di “scalare” l’importo da salizzare apparirà come di seguito:
Apriamo la parentesi per il caricamento della polizza assicurativa sul portale. Questo caricamento deve essere svolto al di fuori del SAL, in quanto è da assegnare alla singola persona (nel caso l’assicurazione non sia fatta su misura per il singolo cantiere). Quindi è utile che tale caricamento venga svolto in precedenza rispetto alla chiusura del SAL.
Partendo dal MENU in alto a destra si può scegliere “Le mie polizze” e procedere al caricamento della stessa.
Una volta selezionato “le mie polizze” apparirà la schermata seguente dove si potrà inserire tutte le informazioni estraibili dalla polizza sottoscritta dall’asseveratore.
Tornando al nostro SAL è tempo di caricare le fatture in riferimento al SAL. Ci saranno fatture per le parti comuni da intestare al condominio e fatture per gli interventi trainati da intestare ai privati stessi. Gli importi delle fatture ovviamente non potranno essere differenti rispetto a quanto dichiarato nel SAL come lavorazione svolta.
Una volta caricato il tutto si può procedere alla chiusura dell’asseverazione:
Una volta chiusa l’asseverazione la schermata che comparirà sarà la seguente:
Si dovrà andare a scaricare l’asseverazione che si è compilata sul portale, controllare che essa sia in linea con quanto voluto e, firmata ogni pagina da parte dell’asseveratore, procedere alla nuova ricarica del asseverazione.
Una volta ricaricata e confermata verrà generato il codice ASID che servirà per le lavorazioni successiva di cessione del credito. Di standard si considera di inviare l’asseverazione entro non oltre 5gg lavorativi prima della fine del mese, in tal modo si potrà essere certi di trovarsi sul cassetto fiscale i soldi entro il 10 del mese successivo, altrimenti si rischia di slittare al mese ancora più in là. Questo è un pensiero ma non sempre confermato dai fatti. Ad esempio è successo che è stato caricato un SAL due giorni lavorativi prima della fine del mese ed è stata confermata.
È sempre possibile riaprire l’asseverazione per effettuare modifiche (“annulla protocollo”), tale riapertura annullerà il codice ASID e quindi il conto alla rovescia dei giorni lavorativi ripartirà. Si può scaricare ciò che si è asseverato cliccando sull’iconcina rossa “PDF”.
A questo punto si può dire di aver terminato:
Non stai sognando è stato tutto caricato
Una volta svolto il caricamento del materiale in PDF firmato dall’asseveratore apparirà una schermata come la seguente:
All’interno dell’asseverazione, una volta caricati i primi due SAL, la schermata apparirebbe come la seguente con la conferma di entrambi i SAL caricati e protocollati e in attesa della chiusura del cantiere.
Quando si procede al caricamento del materiale capita spesso la necessità di dover tornare indietro. In tal caso siete fortemente esortati a NON utilizzare i tasti seguenti:
ma ad utilizzare la riga con i vari passaggi come di seguito, in modo da non andare ad annullare eventuali lavorazioni precedenti.
Un altro elemento riscontrato dall’esperienza è che non è possibile mantenere due SAL non chiusi nello stesso momento. Nel senso che quando si scarica il PDF da firmare per poi andarlo a ricaricare ed avere il codice ASID, lo si può fare per una sola pratica alla volta. Prima si ricarica l’asseverazione firmata manualmente sul portale e si chiude una pratica e successivamente si può procedere a fare le altre.
Non importa chi sei e che ruoli hai, l’asseverazione è a tuo nome e non potrai provare a mascherarti con svariate professioni.
Buon lavoro 🙂